In modo abbastanza insolito è possibile paragonare i designer contemporanei al celebre Dr. Gulliver. Entrambi infatti, hanno avuto a che fare con giganti e lillipuziani. Fortunatamente, per i designer, il paragone vede la sua applicazione nel lavoro di progettazione legato ai numerosi dispositivi digitali, capaci di fornire all’utenza interconnessa, esperienze d’uso nuove. Al pari del buon Gulliver, il designer deve adattarsi, o meglio ancora, adattare. Come in ogni storia che si rispetti… c’era una volta il responsive design. Negli ultimi anni le modalità di accesso alle informazioni delle persone sono drasticamente cambiate grazie all’introduzione di dispositivi come smartphone e tablet. Il progettista digitale si trova nella condizione necessaria per cui il suo utente finale deve poter avere accesso alle informazioni nel modo più pratico possibile. Per lui quindi è necessario adattare i modelli prestabiliti dal mondo desktop, al fine di renderli quanto più usabili su piattaforme diverse. Con le metodiche della progettazione responsive si scoprirà come realizzare tutto questo. L’approccio a queste tecniche prevede piccoli cambiamenti da un punto di vista legato al codice, ma grandi rivoluzioni sull’aspetto legato al design e l’architettura delle informazioni. Come Gulliver adatteremo le nostre scelte in base al contesto cercando insieme di capire quali criteri e requisiti adottare nella costruzione di interfacce web responsive.